Emozione

Emozione

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Ci va coraggio, un grandissimo coraggio a scegliere di ascoltare l’emozione.

L’emozione è quella cosa che parte da dentro, la sentiamo nascere in un punto non sempre precisato sopra lo stomaco e le diamo voce, a volte, attraverso le parole.

Già, ma l’emozione altro non è che la voce della nostra essenza, se solo si provasse ad ascoltarla si risolverebbero in un attimo un sacco di problemi.

Lo so, qualcuno mi dirà che l’emozione la ascoltano sempre e che la descrivono con tante parole.

Ne siete sicuri?

Secondo me sta proprio lì l’inghippo, l’ attenzione nel trovare le giuste parole per descriverla fanno perdere il vero senso dell’ emozione.

Sì, perché nel momento in cui si va alla ricerca della parola si smette di ascoltarla e la si lascia lì a soffocare per bene così da farla assopire.

Ma l’emozione non sparisce, lei rimane lì e di tanto in tanto prova a dar voce di sé, tenta di farsi ascoltare, ma di nuovo si vanno a cercare le parole per descriverla.

E’ un continuo susseguirsi di emozioni soffocate e assopite alla ricerca di parole.

Ma a cosa serve tutta questa meticolosità nel descrivere qualcosa che non si ascolta?

Ecco perché ci va coraggio.

Per ascoltare l’ emozione bisogna stare in silenzio e lasciarla comunicare, ascoltare con grande attenzione cosa ci trasmette, altrimenti ci ritroveremo con un insieme di emozioni soffocate e assopite che un bel giorno si rompono le palle e scoppiano creando un cataclisma al corpo e alla mente, portano al verificarsi di eventi per il quale mediamente l’ individuo non riesce a dare risposta, non capisce che cosa sta succedendo. Ecco che poi sentiamo persone che stanno male, chi fisicamente, chi moralmente queste soffrono e non capiscono come mai. Credono di aver sempre fatto la cosa giusta nel descrivere le loro emozioni, non capiscono a che punto si sono perse, cosa sia successo. Questo porta anche al verificarsi di eventi che stravolgono la vita, si perde il lavoro, si discute in famiglia, si perde il compagno, la compagna. Tutto ciò che si riteneva erroneamente in perfetto equilibrio d’un tratto crolla.

Ci va coraggio perché l’ ascolto richiede una cosa fondamentale: il silenzio.

In silenzio si raggiunge la comprensione.

Siamo in cammino, ormai abbiamo varcato la porta del grande mutamento, in questo momento più che mai si deve comprendere che noi siamo strutture perfette in cui dentro si trova la Fiamma Divina che da vita al nostro corpo.

La comunicazione verbale è qualcosa che riguarda il corpo, dal ragionamento noi formuliamo delle parole, a volte le parole arrivano dal Cuore ispirate dalla Fiamma Divina, a volte dal cervello, che cercando di conservare più a lungo possibile la sua esistenza, macchina continuamente ragionamenti contorti per non far svegliare l’individuo e spinge lo stesso a reprimere continuamente l’emozione.

Ebbene, ci si dovrebbe riconnettere al fatto che l’unica lingua della Fiamma Divina, dell’essenza, del Cuore è l’ emozione. Attraverso quella possiamo riconoscere sentimenti, pensieri, risposte. Nello stesso modo in cui due che si sono appena conosciuti sentono le farfalle nello stomaco.

Spesso si sente dire che si compiono scelte o azioni pur sapendo che non sarebbero andate a buon fine, si racconta che, dentro una “sensazione” diceva di fermarsi….

L’emozione è la lingua della Fiamma Divina, quella che ci consente, se ascoltata, di comprendere e di compiere i passi nella giusta direzione, perché solo una via è quella giusta.

La via del Cuore.

Siate Luce!

Stefania Ricceri