LA SACRA DI SAN MICHELE PRENDE A PULSARE COME FOSSE UN GRANDE CUORE

LA SACRA DI SAN MICHELE PRENDE A PULSARE COME FOSSE UN GRANDE CUORE

Cuore

Nebbia fitta.

Cielo viola striato di azzurro e bianco ramifica seguendo un richiamo, un suono antico e contemporaneo al contempo.

Un suono delicato e armonioso che porta pace e voglia di andare dentro la fitta nebbia.

La nebbia mi avvolge, odore di mare e bosco si mescolano, scalza calpesto terra fresca, intorno avverto presenze che gli occhi non vedono ma che il Cuore scorge e riconosce.

Un passo dopo l’altro la salita si fa ripida, un percorso obbligato che non comprendo dove mi conduca.

Poi un boato prende il sopravvento sul suono antico, arriva dalla terra, dal cielo un lampo prolungato mi mostra dove sono diretta.

La Sacra di San Michele. Capovolta, ed io con lei, solo adesso me ne rendo conto.

Un altro boato della terra spezza nuovamente il suono, dal cielo un lampo risucchia la nebbia e nel trovarmi ai piedi della Sacra vedo che dal suo centro una grande luce prende vita scaricando la sua energia attraverso il vortice che ormai permane da tempo alla sua base, verso il cielo e dal fascio tubolare di luce all’estremità opposta, scarica nella terra, il pianeta terra.

La Sacra di San Michele prende a pulsare come fosse un grande cuore.

La percezione che avverto è di un profondo collegamento in atto, il cielo e la terra si uniscono grazie alla parte centrale che le alimenta, la Sacra.

La stessa, attraverso il suo battito, manifesta in modo più forte il suono e la sua vibrazione mi attraversa…. Ma non sono più sola. Guardandomi intorno vedo molte persone e tutti siamo avvolti da questa melodia che penetra nelle profondità di ognuno e consente agli occhi terreni di vedere finalmente ogni cosa.

E la verità si manifesta spazzando via ogni paura, tutto appare così chiaro da disarmare per la sua semplicità. E dove c’erano alti torri ora un vasto spazio consente di posare le basi per la prossima costruzione.

Un giaciglio si appresta a concretizzarsi per poter così accogliere la creatura quasi pronta a prendere vita nella fluidità del Nuovo Essere compiendo i primi passi nel Nuovo Mondo.

Tempo maturo per il sovvertimento dei criteri precari, i crolli procurano scompiglio e disordine in vista del momento del primo gemito che introduce il palesarsi del Diamante.

Con la Fede e la Pace nel Cuore ora è essenziale restare centrati e proseguire in direzione della meta così da non perdersi nella polvere che si alzerà dai molti crolli.

I crolli segnano l’inizio di ogni cosa.

La Caducità delle cose apre la via alla Causa Prima. L’inizio del Nuovo cammino e della costruzione volta alla bellezza.

Siate Luce!

Stefania Ricceri