LA SOTTILE LINEA DI CONFINE

LA SOTTILE LINEA DI CONFINE

Diamoci una bella botta di VERITÁ!

Resteremo, resterete, resteranno in pochi.

Lo asserisco da un po’ ormai, credo più di un anno, con il passare del tempo non posso far altro che confermare la veridicità di questo concetto… concetto che non piace perché scomodo; già, l’idea di non farcela può essere dilaniante.
Eppure é cosí, basta guardarsi intorno per accorgersene e senza nemmeno troppa attenzione perché dai, parliamoci chiaro, é tutto sotto i nostri occhi in modo lampante.
Va così perché ancora si presta maggiore attenzione alla bruttura anziché alla bellezza, appare scontata è semplice, non colpisce. Invece litigi, notizie di guerra, morte, distruzione… quelle sí che colpiscono. Piace più pensare che siamo avvelenati dalle scie chimiche, dal governo, dal sistema corrotto che ci vuole sterminare. Fa più notizia quando qualcuno sta male, già, perché stare bene non pare essere di così grande interesse.
Si, certo, mi direte che tutti si aspira al benessere, alla serenità, alla pace, solo che poi, nei fatti, si parla perlopiú dei problemi, ci si lamenta, si riflette su eventuali tattiche per colpire e distruggere se stessi e il prossimo.
Allora dove sta l’attenzione per la maggiore, da cosa ci si fa risucchiare?
Dalla paura, dalla rabbia, dalla frustrazione, dal senso di inadeguatezza.

Resteremo, resterete, resteranno in pochi, SÍ, lo ribadisco.

É difficile scegliere di essere felici, di cambiare, di stare bene; così ci si siede comodi su cumuli di melma perché “tanto non sono solo poche persone che possono cambiare il mondo”. E allora non risulta interessante nemmeno tentare e si guarda chi ci prova con occhio critico e pensando che quelli lí sono solo poveri pazzi illusi.
Diciamo la VERITÀ una volta tanto, stare male fa comodo perché per cambiare ci si deve impegnare e si deve fare qualcosa di nettamente diverso. Di altamente scomodo.
Poi si parla spesso di pecore, quelle nere sono ancora poche.
Basti pensare al fatto che ci si sofferma ancora troppo spesso alle apparenze, si guarda fuori senza osservare dentro… ma sí dai, però alla vista é gradevole che importa se dentro é marcio!
Ci si fa attirare da numeri farlocchi, ormai pure i “mi piace” alle pagine fan si comprano quindi é facile perdere la sostanza delle cose. Se il numero é grande la cosa funziona alla grande quindi é giusto seguirla… ma ne siete sicuri?
Il discernimento sta andando a farsi benedire e le masse continuano a seguire le mode, il calcio, i “mi piace” comprati, le telenovelas, le diete in cui perdi 50 kg in due settimane, ci si fa un bel selfie photoshoppato con il bacio perché fa tendenza e passa tutto.
Pochi cercano davvero di distinguersi.
Quindi sí, beati quei pochi che ci provano perché sicuramente riusciranno e, passati questi giorni di fermo, di certo, spiccheranno il volo mossi dall’intenzione creativa che spinge per emergere e risplendere. Beati quelli che si sforzano di fare le cose in modo diverso, quelli che si guardano dentro e fanno amicizia con i propri demoni, beati loro perché lungo questa sottile linea di confine, stanno imparando a restare in equilibrio e soprattutto a non temere più il vuoto.
Queste non sono le pecore nere, sono i pionieri del Nuovo Mondo.
Resteremo, resterete, resteranno in pochi… e tutti gli altri?
Resteranno attaccati alle apparenze.

Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce!

Stefania Ricceri