Nuclei precedentemente tondi mutano forma divenendo come un parallelepipedo romboidale, non materiale e non acquoso, fluido ma consistente.
Accade ai pianeti così come al sole e tutte le altre stelle.
Attraverso questo il cosmo emette segnali differenti che producono particelle e nel propagarsi viaggiano a gran velocità penetrando l’atmosfera e diffondendosi come pulviscolo.
Lo stesso accade alla terra in quanto pianeta, dunque il carico di particelle raddoppia e purifica, libera e manifesta, spacca e crea.
La Nuova Materia s’insedia in crescendo, destabilizza se non la si osserva; produce confusione se non la si accetta.
Il tempo che viaggia ora in modo ondulatorio quasi sembra elettrico, questo fa sì che in alcuni momenti si avverta una sensazione particolare, in velocità o in lentezza, ma mai uguale alla precedente.
Ciò che accade va in crescendo, un rapido susseguirsi di accadimenti solo apparentemente invisibili producono presentimento di cose vecchie che vecchie non sono.
Vanno a consolidarsi nuove dinamiche, che l’occhio sia vigile, le esplosioni non turbino, i tremori non destino, che i colori del cielo non spaventino. Tutto ciò che accade fa parte di un qualcosa che vuole farsi conoscere e sperimentare.
L’acqua spostandosi porta alla luce tratti di terra antichi ma nuovi.
Montagne si spogliano presentando nuove forme e nuovi panorami.
Prati sovrastano il cemento donando profumi nuovi.
L’Essere acquisisce tutto questo e la percezione interiore muta, i sensi si espandono, di nuovi ne emergono, il talento si acquisce e prende vita.
E la vita prende vita, non più sopravvivere. Vivere, per davvero, pienamente.
Quando il fluire si consente accade l’insondato, quando lo si frena il disagio aumenta e la follia dilaga.
Distaccarsi dal vecchio richiede ascolto a anche accettazione della non immediata comprensione dei nuovi messaggi, del Nuovo Vibrato, del Nuovo Mondo.
Nel frattempo però la Nuova Impronta prende forma, prende vita. La Nuova Vita.

Con Forza, Coraggio e Fede.

Stefania Ricceri