OLTRE IL SAPERE, IL SENTIRE

OLTRE IL SAPERE, IL SENTIRE

Spiritualità, New Age, Risveglio delle coscienze, Disciplina, Presenza, Seminari, Corsi…

Si sa tutto, ma non si approfondisce niente. 

In questo modo ci circondiamo di informazioni che restano in superficie giusto per dire il classico “Io so”.

E poi?

E poi niente, resta tutto li a galleggiare senza scendere, si peregrina da una conoscenza superficiale all’altra in cerca di risposte; si passa da un operatore (si chiamano così no?) all’altro sbrodolando ogni volta che emettono parola, e quando si trova quel qualcuno o quel qualcosa che tocca una corda interiore ancora non basta, si va alla ricerca di altre informazioni o si fanno controlli incrociati con altre discipline. 

E quando si va in profondità così facendo?

Quando ci si ferma sull’ascolto di quella particolare corda dentro che ha preso a vibrare?

Ma poi, cosa ce ne facciamo di tutta questa roba che galleggia e che al finale non consente più una chiara visione, un chiaro sentire, una chiara percezione.

Prendiamo un’orchestra: ogni componente suona uno strumento, quel componente vibra attraverso il suo strumento, chi suona il violino, chi l’arpa, chi la tromba, la chitarra, il flauto, la batteria, il violoncello, il piano. Ognuno dei componenti vibra in quello strumento che insieme agli altri viene guidato dal direttore d’orchestra. Tutti insieme manifestano Armonia attraverso la musica.

Ma prima di arrivare a formare un’orchestra é importante, fondamentale, fermarsi ad uno strumento, quello che tocca le corde interiori e diventare un tutt’uno con esso; ma se io inizio a studiare un po’ di chitarra, poi di violino, un po’ di piano, un po’ di batteria, un po’ di flauto alla fine mi ritrovo con un nulla di fatto. Certo, posso dire di aver conosciuto ogni strumento, di saperne qualcosa in merito, ma non potrò mai asserire di sapere ogni cosa in modo approfondito.

Approfondito, la parola stessa dice tutto.

Ci parla di esserci andati dentro, di aver intrapreso un viaggio di contatto,  qualcosa che va ben oltre la conoscenza perché quell’approfondire vuol dire che innanzi tutto qualcosa ha toccato la nostra sacra corda interiore e ci siamo tuffati dentro per portarla ad esprimere la Bellezza che é.

Si tratta di un’esperienza che stravolge il procedere perché ci porta a manifestare il talento che siamo.

Invece adesso c’è un pasticcio in giro, spesso incontro persone che sono pronte a farmi temi natale, Tarocchi, numeri e tanto altro tutto insieme. Dico no a queste proposte perché non mi interessano i grovigli di ingredienti, ci si perde, a me interessa che chi mi parla del suo strumento, mi faccia sentire, mi travolga, mi stravolga dalla passione e dall’enfasi che trasmette,  che mi prenda e mi porti nel suo mondo in modo unico, perché ognuno di noi é unico, credo che sia davvero ora di finirla con lo standardizzare, tanto più in materia spirituale. La standardizzazione ha prodotto individui frustrati, sopratutto in materia spirituale. 

Dunque va bene informarsi un po’ su tutto, ci può stare, ma poi bisogna trovare il proprio strumento e imparare a suonarlo,  entrare in simbiosi, respirarlo, viverlo e in ultimo, trasmetterlo.

Un’altra cosa molto bella, che a parere mio sarebbe un completamento di tutto, sarebbe quella di unire gli strumenti e formare un’orchestra; mi rendo conto però che su questo, in materia spirituale, per la maggiore ci sono ancora ottusità e resistenze; forse perché si vuole l’esclusiva, forse perché nell’unione si teme di perdere lo scettro, o forse perché ai vertici non c’è ancora voglia di ricongiungimento. Oppure ci sono pochi talenti veri in giro. Non mi stupirebbe visto come la spiritualità è stata sbrindellata dal business a tutti i costi. 

Resta il fatto che c’è bisogno di talenti, di quelli che quando si muovono ti travolgono, astrologi che parlano con i pianeti e si sentano parte integrante del firmamento, gente che a colpo d’occhio colga le peculiarità di un tema natale; gente che parla di numeri e non si affida a programmi computerizzati, gente che si piazza dentro i numeri e li fa vibrare, c’è bisogno di gente che porti la meditazione individuale e non preconfezionata, gente che scelga una disciplina, che viva in simbiosi con lo stessa, che la trasudi dalla pelle e che si faccia tramite. Ci vuole gente così, mentre ora tutti insegnano tutto, tutti parlano di tutto, e fuori, per strada, tutti sanno tutto, peccato che in pochi però poi approfondiscano e scelgano di sentire, di vibrare. 

Non andrà sempre così, mi sto adoperando in tal senso, credo nel ricongiungimento, nell’unione. Il prossimo sarà un anno di evoluzione e consolidamento dunque molte cose si svilupperanno, si trasformeranno e si amplieranno. Questo affinché la spiritualità torni a brillare in quanto spiritualità, quel qualcosa dove a prevalere non sarà il sapere di superficie, non sarà il business, ma il sentire, il vibrato, l’Essenza.

… Diverremo molti e molti e molti.

Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce!

Stefania Ricceri