E l’inizio del movimento introspettivo.
L’inizio che non inizia e l’inizio del movimento introspettivo porta quel senso di non so che verso non so chi e non so cosa, eppure, lungo le fila di un flusso che fa parlare di sé in termini di crescenti esponenziali, ancora, no, non sta in piedi.
Ma cosa non sta in piedi?
Forse quel senso di sospeso?
Oppure quel gusto che non sa di scintillante partenza?
O ancora, tu, il collettivo, le cose tutte?
Ma, in fin dei conti, come si fa a stare in piedi se quei residui portano a non avere struttura ed equilibrio, se quei residui, ormai penzolanti, rappresentano lo zoccolo duro delle nostre ravane in perenne resistenza?
E così avanziamo verso non so cosa e con non so chi in un abisso ben poco illuminato che ti chiede di prestare attenzione a te; a quello che senti, quello che avverti nel tuo corpo, nei tuoi pensieri.
Ti accorgi?
Lo senti quel bizzarro crepitio tintinnante che proviene da non so dove che ti fa avvertire nettamente che oltre, quell’oltre verso cui stai camminando, ha in serbo per te qualcosa?
E Il Bagatto guarda L’Eremita spaesato, lui gli volta le spalle ad indicare la direzione, ma quello sguardo acerbo de Il Bagatto non riesce ancora a vedere come e cosa egli indichi.
E forse non indica qualcosa, forse neanche la direzione, L’Eremita non è ancora pronto a parlargli, a manifestarsi davvero.
Così, Il Bagatto, andando a tentoni, inciampa e cade a terra e quella terra lo porta a sentire che non è ancora tempo per iniziare, prima è necessario lasciare e ascoltare e, sopratutto, connettersi alla Fonte Divina.
Questo il flusso di inizio non inizio che apre all’energia del mese di Gennaio, in questa settimana che va dal 6 al 12, catapultandoci in recondite profondità così da iniziare la Grande opera interiore prima che le cose, per davvero, inizino.
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L’inizio che non inizia e l’inizio del movimento introspettivo.
Le cose cambiano e cambieranno in tempi molto rapidi, ma a suo tempo; inizieranno, sì, ma non ora, a suo tempo.
Adesso ciò che c’è da fare è andare dentro, andare giù, affrontare quello zoccolo duro ormai penzolante e trasformarlo.
Non ci sono particolari ricette in merito, neanche pozioni o rituali; ciò che certamente c’è di utile da fare è camminare in quelle profondità, contemplare la distorsione delle ombre che la fioca luce palesa e affrontarle.
Come?
C’è solo un modo: avvicinarsi e comprendere di cosa si tratta davvero.
Avvicinarsi e integrare ciò che si va trovando.
Anche se il sapore è acre, anche se muove memorie, e, anche se sulle prime può risultare straziante.
Ma adesso è fondamentale affrontare, affrontarsi, solo così lo zoccolo duro ormai penzolante si staccherà per venire integrato dalla terra e successivamente trasformato.
Lo zoccolo ormai penzolante è composto da attaccamento, smania di controllo, rabbie, rancori, relazioni sospese, finite male, così come abbandoni, giudizi e paure degli stessi.
È composto da rigidità, ottusità, preconcetti, convinzioni; in una buona fetta dall’orgoglio e dalla smania di voler apparire, il più delle volte per quello che non si è.
Ti accorgi?
Forse ancora no, ma non temere, te ne accorgerai nel corso di queste intense, dense, spesse e lente, giornate.
In tutto questo, abbi Fede, hai imboccato la via della Guarigione e della Bellezza.
Ora però, cammina, affronta, ascolta, osserva e agisci dove necessario, tutto ha un senso, anche se tu questo ancora non lo capisci e non lo comprendi.
Sì, perché stai iniziando a camminare nel Mistero…
In ultimo ricorda:
Restiamo umani.
Accorgiti e accorgiti di accorgerti.
Che l’entusiasmo ci accompagni sempre, perché in esso risiede il motore della Sacra Fiamma Divina.
Siate dunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe”. – Matteo 10,16
“Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Lascerò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Solo io ci sarò.”
Frank Herbert – Dune
Nel nome di Michele, la Via, ora, è illuminata di Blu.
Lasciati pervadere, la linea Sacra è accesa, l’alba è davvero prossima.
A tutti i Guerrieri dell’Esercito Celeste.
Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.
L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…
FIDEM
Umani Divini. Divini Umani.
E fu sera e fu mattina..
Stefania Ricceri
Tarologa • Autrice
Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.
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Con Forza, Coraggio e Fede.
Siate Luce!
Stefania Ricceri
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