D’improvviso mentre faccio cose che ogni madre di tre figli fa ecco che mi ritrovo nel mio giardino… Certe cose non avvertono, non attendono momenti di calma, ed io che non medito non cerco momenti opportuni per far arrivare la visione.
Non medito perché non credo che qualche momento della giornata a guardarsi dentro sia la giusta soluzione per l’equilibrio del mio essere, per questo ho scelto di trascorrere il mio cammino in continua preghiera, questo mi consente di stare sempre dentro e, quando mi capita di perdermi nell’esteriorità, la preghiera mi riprende per mano e mi riporta lì, dentro quel dentro che mi permette di comprendere e tornare a zero.
Comunque ecco che nelle faccende mattutine il mio giardino si presenta intorno a me e mentre traffico nella materia m’impone di fermarmi e osservare cosa accade lì dove tutto è possibile e dove tutto srotola davanti a me cosa si profila all’orizzonte.
Un caldo sole riversa i suoi raggi sul roseto bianco e la terra comincia a muoversi e dilatarsi fino a che una crepa nel terreno erboso si apre e consente la fuoriuscita di una grande ruota di legno, pare un mulino antico. Una volta fuori per metà della sua circonferenza comincia a girare, fa qualche scricchiolio come se ripartisse dopo tanto fermo, ma poco a poco acquisisce una velocità discreta e costante. Vedo dell’acqua che comincia a girare con lei e questa poi si riversa sempre più abbondante fuori dalla cancellata di recinzione creando un canale che si biforca in discesa per cui sulla destra l’acqua è putrida mentre sulla sinistra pulita e cristallina. Esco dal giardino e seguo il corso d’acqua che scende fino a valle, la biforcazione si richiude formando nuovamente un canale unico più largo con sola acqua limpida che questa volta porta verso l’alto segue la via che conduce alla Sacra di San Michele. Sui bordi del canale, dalla valle in poi, molte rose bianche sono alimentare dai raggi solari e l’acqua una volta raggiunta la Sacra di San Michele, la costeggia creando un grande cerchio e portando al suo compimento un grande fascio di luce che fa salire l’acqua e avvolge la stessa che, formando una sorta di cascata verso l’interno, fa ricadere l’acqua di nuovo verso la valle riportando così la vita all’origine delle cose e donando ad ogni essere una luce e un’energia meravigliosa che avvolge e ritempra donando così una nuova visione della realtà e consentendo, tramite un nuovo codice instillato all’interno di ognuno, di ricevere la chiave, le istruzioni per la ricostruzione della nuova vita su questo splendido pianeta chiamato Terra.
Ecco che la Ruota Divina dopo la stasi comincia a muoversi nuovamente, divide da prima il puro dall’impuro per consentire la pulizia e la conseguente riunione degli elementi riporta nuova vita, nuova consapevolezza, nuovi orizzonti, nuove idee, progetti, costruzioni…
Il Cuore batte forte e canta l’inno alla vita portando nuova energia.
Siate Luce!
Stefania Ricceri.