Sull’imbrunire le ombre si allungano, ma il vento porta, riporta e scopre.
Fermati e osserva perché sta calando il fitto buio. Sull’imbrunire le ombre si allungano, ma il vento porta, riporta e scopre; quando la luce del giorno tornerà, niente sarà più come prima.
Al centro della scena il movimento del collettivo inevitabilmente palesa quanto, dentro, individualmente accade. Una scena questa che da ampio spazio a quello che finora si è reso visibile, ma che, per quanto visibile, è sempre stato deviante, non chiaro, non pulito, non…
Dunque, alla luce del “sole”, l’umano medio ha preso per buono quanto vedeva, ha creduto a parole, gestualità, situazioni messe in piedi da individui posti agli alti piani che a loro volta hanno eseguito ordini di individui posti a piani così alti da non farsi vedere, ne al buio né alla luce.
Questo è il momento della caduta degli “intoccabili” e di coloro che hanno ritenuto che quella luce ponesse in evidenza i fatti, che hanno creduto a parole, situazioni e gestualità così tanto da riprodurle e propagarle nella società attivando di fatto la separazione e, dunque, il conclamarsi della guerra più mortale, più meschina e oltre modo distruttiva, ovvero quella detta “guerra tra poveri”.
E siamo arrivati al calare della sera, l’imbrunire, momento che precede la notte e che mostra le ombre allungate di così tante cose distorte che, la settimana dal 21 al 27 Ottobre, va a segnare l’inizio della fine e la fine di un marcio insieme di cose.
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Fermati e osserva perché sta calando il fitto buio. Sull’imbrunire le ombre si allungano, ma il vento porta, riporta e scopre.
A voi che aberrate la guerra e vorreste la pace, sappiate che quelle vere non si muovono solo con le armi, quelle più infime si muovono con le parole, con i gesti, con le scelte date dalla paura fomentata da procurati allarme continui.
E se ci troveremo a camminare in una oscura landa desolata, se affronteremo tempeste inaudite e sperimenteremo altri tentativi di schiacciamento e sbrandellamento della dignità umana, potremo dire grazie all’umano medio che abbocca a tutto risucchiato da rettangoli devianti ormai privi di discernimento e buon senso.
Questo per il semplice fatto che ha smesso, molto tempo fa, di pensare e agire con intelligenza, delegando la qualità della propria vita a quattro pirla che si credono padroni del mondo e del genere umano.
Questo è il momento in cui ci accorgeremo bene di quanto pochi si resterà.
Dal 2018 lo faccio presente:
Resteremo, resterete, resteranno in pochi, ma da pochi, diverremo, diverranno, diverrete molti e molti e molti.
Già, da qua si resterà davvero in pochi, perché ancora molti saranno trascinati giù delle loro paure e dalle smanie isteriche che li hanno inghiottiti accettando l’inaccettabile.
Ci troviamo ad oggi a fare la conta di morti che ogni giorno crescono di numero in nome di un “andrà tutto bene”.
Ci troviamo nel momento in cui sono state rovinate intere generazioni che non hanno più un sistema immunitario efficace e che con grande probabilità non riusciranno a riprodursi manifestando acciacchi di ogni ordine e grado.
Fermati e osserva perché sta calando il fitto buio.
Siamo in un momento in cui dove ancora non abbiamo idea di quelle che saranno le reali conseguenze di questo scempio, ma sono e saranno di portata esponenziale.
Questo perché avanziamo sulla base di un grado di coscienza collettivo, lo ribadisco, al di sotto dei primitivi, alla faccia dell’epoca moderna, tecnologica e in cui l’umano medio si sente protagonista pubblicando continuamente sui social foto e video ogni volta che fa un rutto.
Così dipendenti dall’apparenza, da un rettangolo che aggroviglia i sensi e rende gli individui automi, morti dentro.
In questi ultimi anni non c’è stata una crescita evolutiva del genere umano, i cervelli hanno smesso di pensare, ragionare, organizzare, costruire, creare, sognare, intuire, immaginare.
Ci si affida all’intelligenza artificiale che non è un’evoluzione, piuttosto è la concreta distruzione del pensiero, della capacità umana di imparare e creare.
Tra una decina di anni, ma anche prima, saremo circondati da altri ignoranti che si credono intelligenti perché riterranno che l’intelligenza artificiale sistemi tutto, ma no, non sistemerà un cazzo, anzi!
Ora l’importante è piazzare “le cose grandi”, quelle che denotano un umano che cammina in un’epoca dove la gara è sempre quella dei primitivi, competere a chi ce l’ho più grosso.
Paradossale è constatare che, nel miscuglio, chi dovrebbe tutelare è proprio colui che ti fotte la vita, spezza, danneggia, priva, distrugge.
Lo ha fatto e lo fa in cambio di moneta, a discapito di chi gli ha creduto e di chi gli crede.
Ma questo è il vento che butta giù ogni devianza e, chiaramente, anche “le cose grandi”, tanto più se sono prive di sostanza.
Perché, per quanto certe cose durino a lungo nel tempo, ogni cosa raggiunge la conclusione, la trasformazione.
Questa è una fine che spazzerà via sia i cosi detti carnefici, sia le vittime che a loro si sono affidati.
Non c’è più tempo e spazio per le vie di mezzo, per i compromessi e, tanto meno, per gli insabbiamenti.
L’uragano è alle porte e farà una grande pulizia estremamente rivelatoria.
Fermati e osserva perché sta calando il fitto buio.
Ora mi rivolgo a coloro che hanno attraversato questa via restando Integri, quelli che non hanno accettato l’inaccettabile, quelli che hanno scelto di pensare con la propria testa e che hanno camminato fin qui mantenendo capacità di ragionamento, individualità, creatività, immaginazione e, sopratutto, Fede.
Si rende necessario mantenersi saldi ai valori, onorando la Vita e partecipandovi.
Accettando e integrando tutte le trasformazioni che si paleseranno; affrontando l’impervia salita con coscienza e nel costante ricordo che tutto questo ha ormai i minuti contati.
Non perdiamoci sulle linee del tempo, perché ogni cosa viene a suo tempo, non prima e non dopo.
Coltiviamo la pazienza, la Forza interiore e la Fede.
Onoriamo il giorno e la notte come frutto del flusso divino e volgiamo lo sguardo all’orizzonte, camminando nella notte oscura illuminando la via con la propria luce interiore.
L’uscire dalla Cupola si rende ora fortemente necessario affrontando con consapevolezza tutte le prove e mantenendosi Interi.
Perché la Stirpe dei Puri avanza e, seppur adesso camminiamo da soli, ci ritroveremo e costruiremo la Bellezza.
Per noi, per i nostri figli e per le generazioni future.
Che l’entusiasmo ci accompagni sempre, perché in esso risiede il motore della Sacra Fiamma Divina.
Siate dunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe”. – Matteo 10,16
“Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Lascerò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Solo io ci sarò.”
Frank Herbert – Dune
Nel nome di Michele, la Via, ora, è illuminata di Blu.
Lasciati pervadere, la linea Sacra è accesa, l’alba è davvero prossima.
A tutti i Guerrieri dell’Esercito Celeste.
Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.
L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…
FIDEM
Umani Divini. Divini Umani.
E fu sera e fu mattina..
Stefania Ricceri
Tarologa • Autrice
Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.
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Siate Luce!
Stefania Ricceri
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