Che si muove dal basso all’alto e dall’alto al basso.
Giugno 2024 e la falce che si muove dal basso all’alto e dall’alto al basso, abbattendo ed estirpando al fine di avviare il processo di riorganizzazione e pulizia.
Lungo la via della trasformazione il flusso energetico spinge rapido pressando, eppure, tutto segue la natura nel suo avvicendarsi e ogni cosa si muove secondo criteri ben precisi.
Criteri che, inevitabilmente, vanno oltre la logica umana, ma che nell’umano portano riconciliazione attraverso la distruzione.
Armonia attraverso la disperazione.
Pace tramite la difficoltà.
Equilibrio nello squilibrio.
E prosegue così questa danza misteriosa che ci sta portando alla nascita del Nuovo Umano.
In un processo che segue lesto verso il suo compimento, seppur accompagnandoci pazientemente e amorevolmente.
Sì, perché l’amore talvolta taglia, toglie, elimina, rompe, solo che l’illusione ha sempre idealizzato l’amore come uno zuccherino melenso in cui l’essere umano si è smarrito.
Smarrito nei meandri di un’idea che ha soffocato la verità pur di controllare, illusoriamente, una facciata farlocca colorata di rosa, perché è questo che all’umano piace; tingere le crepe di una rottura pur di non vedere.
Giugno 2024 e la sua falce portano il movimento scardinante della spaccatura e della manifestazione per cui si dispiega l’apertura Tarologica ad esso dedicato.
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Giugno 2024 e la falce che si muove dal basso all’alto e dall’alto al basso.
L’intensità del periodo va srotolandosi lungo le giornate di questo mese portando impatti e spostamenti, evidenze e ombreggiature presentanti diverse sembianze che potrebbero risultare ancora devianti.
Siamo dinanzi una prova di discernimento, di Fede e di forza dentro che porterà a confronti interiori importanti e determinanti per il procedere.
Un atto evolutivo che va sovvertendo emozioni, attività, sensazioni, percezioni e attenzione: impressioni.
Le impressioni hanno deformato l’umano rendendolo automa dinanzi la bruttura e la deviazione.
Lo hanno portato ad alimentare in sé colpe, limiti, illusioni e quant’altro al solo scopo di frenarlo, spegnerlo, imprigionarlo.
Rinchiuderlo in gabbie illusorie per portarlo a credere che è un inetto, mentre, gli inetti, sono coloro che alimentano la macchina della distruzione dell’essere attraverso un totalitarismo che va distruggendosi da dentro e che produrrà, strada facendo, un generale blackout di sistema…
L’unica via è la Vita.
E se per la propria brama di controllo e potere la mano umana crede di poter frenare questo flusso sacro, inevitabilmente è destinato a crollare su sé stesso.
Ed è ciò che sta accadendo proprio sotto i nostri occhi.
Ma noi, dove guardiamo?
In che maniera intendiamo il palesarsi degli eventi?
Che aspettative nutriamo rispetto a questo?
Perché è proprio qua che ci impigliamo continuamente.
Ed è da questo impiglio che ora si rende assolutamente necessario uscire.
Giugno 2024 e la falce.
Sì, la falce, quella che al suo passaggio sradica, strappa, estirpa ciò che non è allineato alla sacralità e alla bellezza.
Tempi ardui ci attendono, ma è importante mantenere salda la Fede, perché tutto questo porta ad una rinascita senza precedenti.
Molti individui in questo mese di Giugno avranno modo di porsi in ascolto di sé e sentiranno il passaggio di quella falce che li porterà a sentire che no, nulla è perduto.
Anzi!
Sarà il passaggio che determinerà la voglia e il senso di vivere.
Gli individui hanno perduto il mordente, la spinta, la volontà; intorpiditi da questo e quello, hanno preso a correre senza sapere verso dove, perdendosi.
Giugno spacca, ma la spaccatura porta a ritrovarsi, ad accorgersi e ad accorgersi di accorgersi.
Fatti e accadimenti produrranno clamore, ciò che si muove sotto sarà sospinto dai flussi energetici a mostrarsi per quello che è.
E, anche se molti vedranno la distruzione in tutto questo, molti altri riattiveranno i motori interni propagando molto velocemente il loro Fuoco Sacro e ridestandosi dal torpore.
L’era della comoda comodità è alle battute finali.
Torneremo ad usare le mani, a sporcarcele di terra, ad usare l’intelligenza, la creatività.
Torneremo a sentire, costruire e, soprattutto, torneremo a vivere.
Ma deve passare il calare della sera, deve farsi buio, e in quel buio dovremmo ricordare che l’alba, preludio di un Nuovo Giorno, tornerà come sempre è stato e come sempre sarà.
Aldilà di tutto, aldilà di noi.
Adesso dobbiamo essere accorti e discernere, evitare di farci prendere da entusiasmi fatui e osservare con grande ascolto e attenzione.
La terra sta per aprire voragini importanti, prestiamo attenzione a dove mettiamo i piedi.
Per farlo è necessario esserci, esserci davvero.
Qualcosa cade, qualcosa esce e qualcosa si rompe…
E se Giugno fosse un Arcano?
Sarebbe Il Diavolo.
Il suo messaggio è:
“La Fede contempla l’intelletto“.
Sul fondo del fondo, Egli rappresenta la Luce, una Luce così forte da portare l’umano a perdersi dentro gli schemi di un illusione formulata dall’umano stesso.
Lucifero rimanda al concetto di Fede nel suo paradosso più estremo, ricordando all’essere umano che non di Lui è la causa dei mali degli umani, ma degli umani stessi che hanno smesso di credere e di scegliere.
Di quegli stessi umani che hanno preferito voltarsi per non agire, delegando la responsabilità del proprio esistere ad altri e ad altro.
Nel concetto di credenze, rappresenta la perdizione, eppure in esso vi è la Via, ma questa si apre solo per coloro che scelgono di riappropriarsi di sé nel divenire responsabili delle proprie azioni così come delle proprie mancanze.
Il Diavolo, costantemente, con il suo sguardo apparentemente ambiguo, altro non fa che chiedere:
“Hai tu Fede“?
E con la sua Luce illumina le nostre ombre che poi facciamo ricadere su di Lui mentre, a Lui, spetta l’arduo compito di illuminare la nostra via per consentirci la risalita, passando dalle nostre stesse viscere e affrontando quelle ombre per poi comprendere e consapevolizzare che solo a noi spetta il compito della liberazione.
Ma l’umano è divenuto schiavo di sé stesso e della materialità, perdendosi in essa e dimenticando che egli stesso è fatto ad immagine e somiglianza di Dio.
A tutti i Guerrieri dell’Esercito Celeste.
Nel nome di Michele.
Ogni cosa riporta alla natura e alla naturalità delle cose.
Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.
L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…
FIDEM
Umani Divini.
Divini Umani.
Torneremo a guardare le stelle.
E fu sera e fu mattina…
Stefania Ricceri
Tarologa • Autrice
Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.
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Con Forza, Coraggio e Fede.
Siate Luce!
Stefania Ricceri
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